Agricoltura biologica: è stato un altro anno record

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Le terre coltivate in modo biologico sono cresciute del 14,7% rispetto al 2014, raggiungendo la cifra di 50,9 milioni di ettari

Prosegue la crescita del biologico, ormai una tendenza che si sta affermando ovunque nel mondo. 

A livello globale si stima un fatturato che supera gli 80 miliardi dollari. Le terre coltivate in modo biologico sono cresciute del 14,7% rispetto al 2014, raggiungendo la cifra di 50,9 milioni di ettari.
Sono i dati sull’agricoltura biologica presentati da Fibl – Istituto di Ricerca per l’Agricoltura biologica e Ifoam – Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica a Biofach, salone internazionale del biologico a Norimberga.

Negli Stati Uniti il biologico è cresciuto dell’11% e, a livello globale, sono 179 i paesi che vedono la presenza di coltivazioni certificate.

La società di ricerca inglese Organic Monitor, come ha riportato l’Adnkronos, stima che il mercato globale del cibo bio abbia raggiunto gli 81,6 miliardi di dollari Usa nel 2015 (circa 76 miliardi di euro). Quello statunitense è il mercato principale con 35,9 miliardi di euro seguito da Germania (8,6 miliardi), Francia (5,5) e Cina (4,7). Nel 2015, la maggior parte dei principali mercati ha mostrato tassi di crescita a due cifre. Le spese pro capite più alte si registrano in Svizzera (262 euro) e in Danimarca l’indice di penetrazione più alto (8,4% del settore alimentare).

L’Australia è il Paese con la maggiore estensione di superfici dedicate (22,7 milioni di ettari), seguito da Argentina (3,1 milioni) e Stati Uniti (2 milioni). Il 45% della terra coltivata bio è in Oceania (22,8 milioni di ettari), seguita da Europa (25% e 12,7 milioni di ettari) e America Latina (13%; 6,7 mln). Ancora. I Paesi con la quota più ampia di superficie dedicata al bio rispetto al totale sono Liechtenstein (30,2%), Austria (21,3%) e Svezia (16,9%). In 11 Paesi il 10% o più di tutta la terra coltivata è bio.

Nel nostro continente il mercato è arrivato quasi a quota 30 miliardi di euro (Ue a 27,1 mld) con un incremento del 13%. La maggior parte dei mercati più importanti ha segnato incrementi a due cifre.

Al primo posto continentale troviamo la Germania, con un mercato di 8,6 mld di euro; seguono Francia (5,5 mld), Regno Unito (2,6 mld) e Italia (2,3 mld).

“Il fatto che il numero di trasformatori e importatori cresca più velocemente del numero di produttori è un altro indicatore che la produzione biologica non tiene il passo con la domanda. I Paesi dovrebbero perseguire una chiara strategia nel settore biologico, sostenere filiere di produzione biologica più corte che forniscono benefici ambientali e sociali e migliorare i processi statistici per aumentare la precisione della raccolta dei dati di mercato”, sottolinea Matthias Stolze di Fibl.

Riguardo al vino si parla molto di biologico e biodinamico e alcuni fanno confusione, ma è bene sapere che non sono sinonimi, anche se entrambi gli approcci mirano a ridurre l’impatto sull’ambiente

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