In arrivo un miliardo di euro per la pesca italiana

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Approvato dalla Commissione europea il programma operativo nazionale

Il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), unito a risorse nazionali, verrà utilizzato per finanziare progetti di innovazione, crescita e sviluppo della pesca nel nostro paese.

Le priorità sono le attività di pesca e acquacoltura sostenibili in termini di consumo di risorse, ma anche innovative e competitive. Il fine di questo sviluppo è anche sociale dato che con queste politiche si devono favorire l’aumento dell’occupazione e la coesione territoriale.

‘Vogliamo mettere in azione subito – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – gli strumenti del nuovo Feamp approvato, per dare risorse e strumenti concreti ai pescatori italiani. Le risorse a disposizione sono importanti e il nostro primo obiettivo è quello di tutelare il reddito di chi vive di questa attività. Allo stesso tempo puntiamo su politiche sostenibili, per tutelare la biodiversità e l’integrità dei nostri mari. Per raggiungere l’obiettivo mettiamo in campo tutte le leve a disposizione, con un lavoro più sinergico con le Regioni per evitare lo spreco di risorse che abbiamo visto in passato’

‘Quello dell’approvazione del piano da parte della Commissione europea è un evento di estrema importanza per il settore ittico, che attendevamo da tempo e che avviene grazie ad un attenta collaborazione del Ministero con gli uffici a Bruxelles – sottolinea  il Sottosegretario con delega alla pesca Giuseppe Castiglione-. Ora si dà la possibilità al nostro Paese di iniziare ad utilizzare il  miliardo di euro a disposizione  tra  risorse comunitarie e nazionali, per promuovere il settore della pesca e dell’acquacoltura. Investiremo nell’innovazione, nell’adeguamento tecnologico,  nella diversificazione delle  economie locali,  per promuovere l’occupazione e  il ricambio generazionale  e per consentire ai nostri operatori di affrontare con adeguati mezzi e organizzazioni un mercato di livello internazionale senza perdere le nostre tradizioni’

A livello ministeriale ci si attende una migliore sinergia tra il Governo e le Regioni per evitare gli errori del passato che hanno comportato ritardi nell’attuazione del precedente piano e la perdita di ingenti risorse.

Ma nell’Adriatico la pesca corre dei rischi se inizieranno le estrazioni petrolifere.

 

 

 

 

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