ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Israele, vertici militari e intelligence in Egitto: colloqui su operazione a Rafah-Roma, open day carta d'identità elettronica: sabato 27 e domenica 28 aprile 2024-Mielofibrosi, Vannucchi (UniFi): "Nuovo Jak inibitore migliora anche anemia"-Tumori, esperti: "Contro mielofibrosi studi per personalizzare cure"-25 aprile blindato a Roma, oltre 600 operatori forze ordine in piazza-Milano, 15enne a scuola con coltello: ferito professore-Ilaria Salis candidata alle Europee, il padre: "Non scappa dal processo ma ne vuole uno giusto"-Premier League, due giocatori arrestati con l'accusa di stupro-Cavalli in fuga a Londra, panico e feriti in centro-Mielofibrosi, Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"-Mielofibrosi, Passamonti (UniMi): "Con meno trasfusioni si vive di più e meglio"-Chiara Ferragni, aut aut dei Consumatori a Balocco: "Risarcimento o chiederemo altri 1,5 milioni"-Dengue e malaria, boom di casi: è colpa del clima, allarme infettivologi-Kate prima reale a entrare nell’Ordine dei Compagni d’Onore-Antonella Clerici a Ligabue: "Metto su il sugo, tu vieni a 'È sempre mezzogiorno' con il lambrusco"-Fedez e Chiara Ferragni, addio anche sui social: non si seguono più su Instagram-Ucraina, Zelensky ha bisogno di rinforzi al fronte: stretta sugli ucraini all'estero-Gravina replica alla Lega e attacca Lotito-Caso 'Agenda', interrogazione Gasparri a Piantedosi: "Approfondire legami sinistra-Soros"-Tik Tok, Senato Usa approva legge per metterlo al bando: cosa succede ora

Si può davvero chiamare latte tutto quello che viene chiamato «latte»?

Condividi questo articolo:

La FDA vuole premiare il settore lattiero-caseario dandogli l’esclusiva per l’uso di questo termine

L’annuncio è stato fatto dal commissario della Food and Drug Administration, Scott Gottlieb, che ha detto che l’amministrazione Trump si sta muovendo per impedire che il termine «latte» venga usato anche per prodotti non appartenenti al settore lattiero-caseario – come per esempio il latte di mandorla, il latte di soia, il latte di riso, ecc.

La guerra contro il latte vegetale nasce dal fatto che, secondo la FDA, è improprio parlare di «latte» se il prodotto non proviene da animali che «allattano» e che quindi è necessaria una rietichettatura per non violare gli standard federali in materia.

Questa mossa è chiaramente una presa di posizione che vuole creare un vantaggio per i gruppi caseari che negli ultimi anni hanno perso molto, visto che sempre più persone guardano alle alternative vegetali in materia di alimentazione. E infatti le industrie si sono già dette assolutamente in accordo con questo ragionamento.

Dall’altra parte, però, sono in molti ad essere contrari e a dire che è una forzatura perché, per quanto chiari si voglia e si debba essere con i consumatori, non è davvero possibile pensare che qualcuno compri il latte di kamut pensando che provenga da una mucca o da un altro animale che allatta.

Lo stesso Gottlieb ammette che l’agenzia si aspetta di essere citata in giudizio, poiché i dizionari definiscono il latte come proveniente da un animale in allattamento o da una noce, ma la questione è importante e va al di là del semplice uso del linguaggio, ha a che fare con la maniera in cui vengono cambiate le regole del gioco e perché – tra l’altro, all’inizio dell’anno era già emersa un’altra polemica relativa all’utilizzo del termine «carne» per prodotti che non contengono carne animale, alla fine sfociata in una petizione.

Ovviamente, la FDA non potrà semplicemente cambiare il modo in cui applica uno standard da un giorno all’altro, senza preavviso: l’agenzia dovrà prima sviluppare una guida per notificare alle aziende il cambiamento e chiedere un commento pubblico. Quindi ci vorrà almeno un anno per portare a termine questo proposito.
Staremo a vedere.

Questo articolo è stato letto 29 volte.

FDA, latte

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net