ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Leggieri (Philip Morris): "Persone essenziali per nostra mission"-Scontri Sapienza, i rettori: "Nessun boicottaggio di Israele, proteste non cambiano nulla"-I migliori (e peggiori) aeroporti al mondo. Fiumicino brilla, disastro Berlino-Università: UniCamillus, a maggio test ingresso per corsi laurea triennale professioni sanitarie-Ucraina, due spie russe arrestate in Germania. Attacco con droni su 7 regioni-E' ufficiale: Amadeus nella squadra Warner, in autunno sarà sul Nove con tre programmi-Zangrillo: "Pa sia opportunità per i giovani per accrescere professionalità"-Nicolais (Cotec): "Sfida non è solo formazione dei giovani ma trattenerli in Italia"-Hannappel (Philip Morris): "Fondamentale collaborazione con il pubblico per la formazione"-Cagliari, tenta di uccidere la ex con uno scontro frontale: 50enne piantonato in ospedale-TikTok rischia di scomparire dai telefoni americani. Il divieto di nuovo al Congresso-Attacco in Iran, gli Usa dietro la rinuncia di Israele: cosa hanno promesso-Borrell: "Patriot all'Ucraina, Ue deve assumersi sue responsabilità. Israele? Non attacchi Rafah"-Sostenibilità: forestazione urbana, 750 nuove piante nel quartiere Parella di Torino-De Rossi confermato allenatore della Roma: "Continua racconto della sua storia straordinaria"-Europa League, oggi Roma-Milan e Atalanta-Liverpool: dove vederle in tv e streaming-Temporali, vento e neve a bassa quota: nel weekend torna l'inverno-Taranto, fiamme in casa: 82enne muore carbonizzato-Allarme in Indonesia, 5 eruzioni in 24 ore per il vulcano Ruang a Sulawesi: rischio tsunami-Iran, fonti Usa: "improbabile" attacco Israele prima di fine Pasqua ebraica

La plastica che invade l’Indonesia

Condividi questo articolo:

20.000 volontari indonesiani si sono mobilitati per ripulire il paese dalla plastica

L’Indonesia è il secondo più grande inquinante al mondo: ogni anno sono più di 10 miliardi i sacchetti di plastica che vengono usati nel paese e che vanno ad accrescere l’inquinamento e l’immondizia. Proprio per affrontare questo disastro di numeri e di ambiente, migliaia di volontari si sono riuniti in tutto il paese e hanno deciso di muoversi, partecipando a una delle più grandi pulizie di plastica avvenute fino ad oggi. L’obiettivo dell’evento era di educare i cittadini ai pericoli dell’inquinamento e promuovere migliori pratiche di riciclaggio tra i giovani.

Più di 20.000 persone provenienti da 76 diverse aree del paese hanno partecipato all’evento, che gli organizzatori hanno soprannominato «Face the Sea». I volontari hanno perlustrato le spiagge dell’Indonesia per trovare ed eliminare la spazzatura di plastica al fine non solo di ripulire ma anche di far accrescere la coscienza ambientale sulla situazione degli oceani e sul loro inquinamento.

Nella classifica dei paesi più inquinanti, l’Indonesia viene solo dopo la Cina, visto che, in totale, il paese del sudest asiatico produce circa 3,2 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ogni anno, un quarto dei quali viene scaricato nell’oceano.

Una volta che la plastica entra nell’oceano, le correnti la raccolgono e creano enormi aree di spazzatura galleggiante – la più grande delle qualie è situata nell’Oceano Pacifico ed è due volte più grande dello stato del Texas. Fortunatamente, paesi come l’Indonesia stanno iniziando a cambiare atteggiamento e comprendendo l’importanza di preservare l’oceano e la fauna marina – che spesso scambia la plastica per cibo e finisce per morirne.
Oltre al recente evento, il paese ha anche promesso di ridurre i suoi rifiuti di plastica del 70 per cento nei prossimi sette anni. Incrociamo le dita per loro e per noi.

Questo articolo è stato letto 290 volte.

Indonesia, plastica, rifiuti

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net