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Alla ricerca dello smalto (dei denti) perduto

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Gli scienziati annunciano di aver trovato il modo di far ricrescere lo smalto sui denti: praticamente una rivoluzione per l’odontoiatria

Normalmente, una volta che è andato via perché un dente si è rotto o la sua superficie si è consumata, lo smalto non può tornare sui denti naturalmente: è questo il motivo per cui i dentisti, oggi, si occupano delle lesioni e dei buchi sui denti, ricorrendo a otturazioni artificiali.

Questa pratica però potrebbe diventare obsoleta, a sentire i ricercatori dell’Università cinese di Zhejiang e del Jiujiang Research Institute, che affermano di aver sviluppato un gel che permette allo smalto dei denti (per ora, quello dei topi) di ricrescere nel giro di 48 ore dalla sua applicazione.
La loro ricerca, pubblicata sulla rivista Science Advances, spiega che, ovviamente, c’è ancora parecchia strada da fare prima che questo gel posa essere usato nella medicina umana, ma di certo ci si rende conto di trovarsi di fronte a un metodo che potrebbe rivoluzionare l’odontoiatria rigenerativa, arrivando un giorno a poter curare perfino le carie.

Non è la prima volta che gli scienziati rincorrono ad una possibilità del genere: per rigenerare lo smalto perduto, in passato, si sono sviluppati vaccini e sono state utilizzate cellule staminali, ma a quanto pare stavolta si è di fronte a una strada realmente percorribile, visto che nei topi ha funzionato.
L’unico problema di questo metodo è che lo smalto naturale è 400 volte più spesso di quello cresciuto con l’aiuto del nuovo gel, quindi siamo solo all’inizio della sperimentazione, che potrebbe portare alla vera riuscita di questa progetto.

Il team di scienziati spera di arrivare presto a fare dei test sulle persone, per monitorare il modo in cui il nuovo smalto regge durante una normale giornata, mangiando, bevendo e masticando. Ma per avere una corretta igiene orale, garantendo la salute dei nostri denti, bisogna fare attenzione a prodotti troppo aggressivi, che indeboliscono, appunto lo smalto; inoltre, è meglio ridurre il consumo di cibi che tendono a macchiarli.

 

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