La digitopressione contro i dolori mestruali

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I dolori mestruali sono un problema comune: dalla riflessologia, una risposta efficace

Quasi il 90% delle donne soffre ogni mese di crampi mestruali. Durante il ciclo si verificano cambiamenti fisiologici e metabolici, che provocano sintomi come la dismenorrea. La digitopressione potrebbe essere la risposta.

Al contrario degli antidolorifici, si tratta di una risposta che non ha effetti collaterali gravi o indesiderati. Potrebbe alleviare i crampi mestruali, riducendo parallelamente una serie di disturbi, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e la sindrome premestruale (PMS). A farle concorrenza solo l’agopuntura.

La digitopressione agisce stimolando alcuni “punti terapeutici” o punti chiave della medicina tradizionale cinese: si tratta di piccolissime parti del corpo che possono promuovere il flusso dell’energia di guarigione (o “qi”) del corpo stesso, in tutti gli organi vitali.

La digitopressione può mitigare i disturbi mestruali, promuovendo un flusso sanguigno sano e regolare. La stimolazione delicata della zona pelvica, ossia della piega dove la gamba si unisce al tronco del corpo, agisce come antidolorifico, riducendo la sensazione di disagio addominale.

Al termine di ogni trattamento, per eliminare le tossine, sarebbe importante assumere dell’acqua tiepida.

La digitopressione, però, non è adatta proprio a tutti. Andrebbe evitata in caso di gravidanza, in caso di disturbi del sistema nervoso e quando le zone che andrebbero stimolate hanno cicatrici causate da interventi chirurgici.

Al contrario, è consigliata in bambini molto piccoli, soprattutto in presenza di coliche.

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