Carne cancerogena sulle nostre tavole a causa del TTIP?

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Se andasse in porto l’accordo tra Europa e USA potrebbero abbassarsi i nostri standard di sicurezza alimentare

Dura da anni la discussione (segreta) tra Europa e Stati Uniti sul TTIP, l’accordo di libero scambio tra le due sponde dell’Atlantico. Si creerebbe, se andasse in porto, il più grande mercato economico del mondo.

Da un lato la promessa di prosperità e occupazione, ma dall’altro tente incognite: dal potere concesso alle multinazionali all’abbassamento degli standard di sicurezza alimentare.

L’armonizzazione con gli Stati Uniti sul fronte della sicurezza alimentare comporterebbe una diminuzione dei nostri standard. Quelli europei infatti sono molto alti, mentre dall’altra parte dell’Atlantico ci sono meno regole, ad esempio sul” uso degli ogm in agricoltura o degli ormoni negli allevamenti.

Ai bovini americani è possibile somministrare sostanze ormonali, a quelli europei no. Questo spiega perché abbiamo poca carne americana in Europa: è una questione di standard, più che di dazi: da noi sono vietati, ad esempio, ormoni della crescita, cloro e ractopamina. Negli Stati Uniti utilizzano anche beta estradiolo (classificato come cancerogena dalla Iarc), progesterone, testosterone, beta agonisti…

Spiega il Commissario europeo all’agricoltura Hogan: ‘abbiamo una serie di ‘linee rosse’ in relazione a quello che deve far parte di un risultato equilibrato’, ma fino ad ora i termini del trattato non sono stati resi noti, quindi le preoccupazioni sono più che legittime.

Sulla stessa linea in ministro italiano dell’Agricoltura Martina, che alla Fieragricola di Verona ha dichiarato: ‘non dobbiamo sottovalutare nessun aspetto e dobbiamo continuare a controllare e a chiedere di più all’Europa in questa trattativa, in particolare per la tutela delle nostre indicazioni geografiche’. Il ministro ha parlato all’Ansa di ‘grande opportunità da giocarci nelle relazioni con un mercato straordinario come quello americano, i numeri lo dicono e lo dice in particolare l’esperienza dell’export agroalimentare di qualità negli Usa, basta vedere i numeri impressionanti in giro per il mondo’.

Diametralemnte opposta la visione che emerge dal blog di Beppe Grillo: ‘Gli Stati Uniti gettano la maschera. Con il Ttip vogliono invadere il mercato europeo’. Le preoccupazioni dei Cinque Stelle si focalizzano sulla sicurezza alimentare: ‘In Italia e in tutti i paesi europei entrerebbero, così, alimenti e prodotti altamente nocivi o le cui conseguenze sulla salute delle persone sono oggi sconosciute. Negli Stati Uniti vengono considerate barriere i regolamenti europei che vietano l’uso di sostanze potenzialmente nocive nell’agricoltura e nell’allevamento, come per esempio certi di pesticidi o gli ogm’.

Tra i ‘simboli’ del TTIP c’è anche il tristemente celebre ‘pollo al cloro‘: negli USA infatti sono soliti ‘sterilizzare’ i polli con una ‘doccia’ di cloro.

Fino ad ora l’unica certezza che abbiamo è la mancanza di trasparenza sulle trattative tra gli Stati Uniti e la Commissione europea. Il governo tedesco ha ottenuto che i propri parlamentari possano esaminare le carte del TTIP, ma senza divulgarne i contenuti al pubblico.

a.po

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