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La Francia sospende l’ecotassa sui Tir

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Dopo un’ondata di proteste contro il Fisco, la Francia ha deciso di sospendere l’ecotassa sui Tir

 

La Francia sospende l’ecotassa sui Tir. Di fronte all’ondata di proteste partita dalla Bretagna ed esplosa poi in tutta la Francia, il primo ministro Jean-Marc Ayrault ha deciso di optare per la sospensione del tributo, a seguito di un incontro con le parti interessate e gli enti locali.

Migliaia di francesi, nei giorni scorsi, sono scesi in piazza contro il fisco, dimostrando il proprio disappunto contro il nuovo pacchetto di imposte messo a punto dall’esecutivo con l’intento di raccogliere nuovi fondi da destinare all’occupazione e all’ambiente. AD aver fatto arrabbiare maggiormente i Francesi è stata l’ecotassa introdotta a partire dal primo gennaio 2014, su tutti i mezzi di trasporto di stazza superiore alle 3,5 tonnellate circolanti sui 15 mila km di rete stradale nazionale non concessa.

L’ecotassa, in particolare, avrebbe pesato dagli 8 ai 15 centesimi di euro a chilometro, denaro che sarebbe stato destinato a finanziare lo sviluppo di infrastrutture, promuovendo l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. L’ecotassa non è piaciuta ai contadini Bretoni, secondo cui l’imposta non avrebbe fatto altro che aumentare il costo dei prodotti determinando una contrazione dei consumi.

 

La sospensione dell’ecotassa è stata ben accolta dai Francesi. Secondo un sondaggio pubblicato da Le Monde, due terzi della popolazione francese, il 67%, ritiene che la sospensione del tributo ambientale è stata giusta.

gc 

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